L’olfatto, una storia da raccontare.
Mi chiamo Mariateresa Zeni Marsi, sono una psicologa e psicoterapeuta ad orientamento ipnotico.
La mia storia con gli odori e i profumi parte da lontano, in luoghi della memoria che, malgrado il trascorrere del tempo, sono ancora intrisi di ricordi vividi.
Fin dall’infanzia ho usato l’olfatto, a modo mio, per “scoprire il mondo”. Annusare tutto sembrava essere una delle mie attività preferite da bambina. Perché tutto ha un odore. E poi ho da sempre, che io ricordi, una profonda passione per il profumo. Per una questione affettiva, credo. Mia nonna lo indossava ogni giorno e io, sin dalla prima infanzia, lo sentivo sulla sua pelle. Una sorta di imprinting.
Che meraviglioso dono!
Mi sono laureata in Psicologia Clinica all’Università di Padova. Con una tesi sull’olfatto, ovviamente. In quel periodo, una tesi in Neuropsicologia sulla relazione esistente fra deficit olfattivi rilevati in pazienti precoci con il Morbo di Parkinson non era considerata particolarmente interessante da un punto di vista scientifico né eccitante da un punto di vista intellettuale. Ma ora le cose sono cambiate. La ricerca in ambito neuropsicologico ha intrapreso percorsi impensabili, sino a un decennio fa.
Comunque, tornando al punto, la mia motivazione per quella tesi era profonda e il mio entusiasmo tale che per preparami in modo adeguato ho letto tutto ciò che era disponibile nelle biblioteche dell’Università di Padova: testi scientifici, pubblicazioni di studi, riviste specializzate e romanzi. Ecco, lì è scattata in me una curiosità importante e crescente, ancora piuttosto vivace. Come se si fosse aperto un mondo già conosciuto, poiché di esso avevo avuto esperienza, eppure ancora da esplorare.
In seguito alla laurea, ho conseguito due specializzazioni, di cui una in ipnosi. E ho esercitato per molti anni in ambito clinico e giuridico. E continuo a farlo. Perché un clinico che ama il proprio mestiere non può farne a meno così facilmente. Tuttavia, nel 2015 ho deciso di dare spazio, professionalmente parlando, a quelle parti creative così vive e profonde in me. E i profumi, e il mondo che li circonda, occupano uno spazio vitale. Ampliando il concetto, oltre la mia esperienza personale, il profumo è una creatura del periodo storico e sociale in cui viene alla luce ed è intriso, per sua stessa natura, di cultura: di chi lo crea, di chi lo indossa. Il profumo è innanzitutto un prodotto culturale. Il mio obiettivo con l’apertura di La senteur de la neige è audace. Cercare di ricreare cultura intorno all’olfatto e al profumo attraverso le voci di professionisti autorevoli del mondo del profumo, della scienza e di altri contesti attigui. E lasciare che essi possano esprimere se stessi e il proprio pensiero in modo sufficientemente libero. Così che ciascuno possa tracciare un percorso ideale che il profumo dovrebbe percorrere per tornare ad essere un vero prodotto culturale in cui storia, pensiero, tecnica, tradizione e innovazione, si fondano insieme per regalarci odori e profumi che possano inebriarci, sedurci e curarci. Come avveniva in passato. E come, qualche volta, accade ancora. Sono piuttosto convinta del fatto che il profumo andrà incontro ad una sorta di Rinascimento.
Nel mio piccolo, vorrei solo facilitare le cose.
Apri le porte a un nuovo senso
L’olfatto è un senso prezioso, scopriamolo insieme.